Friday 30 October 2015

Come festeggiano i serbi


Questa foto l'ho fatta quasi tre anni fa in un paesino serbo. Rapresenta l'essenza dei Balcani.



Il montone si mangia nelle occasioni di festa; generalmente uno solo se la festa è piccola e in misura maggiore se si sta celebrando una grande festa.

Le ritualità possono essere il compleanno, la ”slava" ovvero il giorno del santo protettore della famiglia, il battesimo di un bambino etc.

La testa del montone si lascia così, vicino all' ingresso della casa, nel cortile, a rappresentare la festa, il benessere e la gioia.

Monday 5 October 2015

Le vite altrui

C'è un posto a Roma dove si possono comprare delle cartoline antiche e delle lettere originali, scritte negli anni 30, 40, 50... E' una cosa affascinante. Ne ho comprate tantissime e mi sono tuffata nelle storie delle vite altrui, di persone che forse sono già decedute. Storie tragiche e comiche, piene di affetto, di gioia, di tristezza ma anche di rabbia e di amore. Si può pensare che non sia opportuno leggere di questioni private che riguardano persone estranee, ma si riferiscono ad un passato lontano, alla storia... 




Tuesday 15 September 2015

Albania!

Buongiorno, caro diario italiano! :)


L'ultimo mese l'ho passato imparando l'albanese, una delle mie lingue preferite, viaggiando in Kosovo, così piccolo, ma così pieno di cose da scoprire, e godendomi l'ospitalità di questo popolo. Dopo il seminario a Prishtina ho partecipato ad un convegno balcanologico a Sofia, una conferenza molto importante. Ho visto per la prima volta tutti i balcanologi più bravi ed importanti di tutto il mondo! Questa è stata la pima volta che ho visitato la Bulgaria.


Si sa che i bulgari hanno tanti problemi con la Macedonia, non volendo riconoscere l'esistenza della lingua macedone e affermando che sia solo un dialetto del bulgaro. Questo si può anche capire: perdere la Macedonia per i Bulgari è stato un dolore tanto grande quanto per i Serbi - perdere il Kosovo. Però quando parlavo la lingua macedone con i bulgari, non mi potevano sempre capire, quindi la differenza tra le due lingue è già aumentata tantissimo! Ma questa questione meriterebbe una trattazione più ampia, sopratutto perchè per ogni discorso così bisogna stabilire che cosa vogliamo dire usando i termini "lingua" e "dialetto"... Non ne parlo adesso!

Dopo Sofia sono andata in Albania, finalmente! La terra delle aquile, bellissima, con una lingua difficilissima ma anche affascinante! Sto frequentando le lezioni e poi, di sera, lavoro o studio... I giorni passano molto velocemente! In uno dei prossimi post racconterò qualche curiosità sull' Albania. 


Intanto pubblico delle foto che ho fatto in Kosovo e in Albania. Ho usato per la prima volta un rullino in bianco e nero, l'ho sviluppato in un negozio a Soria, molto professionale.



Questa è la spiaggia di Shengjin, una piccola città sulla costa adriatica in Albania.



E queste foto le ho fatte a Prizren (Kosovo), la città più bella dei Balcani.

Friday 21 August 2015

Postcrossers

Saluti a tutti da Prishtina! Che bello e ospitale che è il Kosovo!



Trovare una persona a cui piaccia inviare e ricevere delle vere lettere e cartoline (intendo via posta reale, non quella elettronica) non è un compito tanto facile da assolvere quanto si potrebbe immaginare. Ho incontrato tante persone che dichiarano il proprio amore verso le attività di tal genere, però dopo che tu gli dai il tuo indirizzo loro spariscono dalla circolazione, tu non ricevi nessuna cartolina, e soltanto quando loro ricevono la tua, il massimo che ti puoi aspettare è un misero "grazie" su facebook.
Però le persone che amano non solo ricevere (il che piace più o meno a tutti, credo), ma anche mandare le cartoline, esistono davvero. Ho solo un amico così - Dens, traduttore Lettone che vive in Islanda e viaggia molto spesso a causa del suo lavoro e studio. A lui scrivo regolarmente da ogni città dove mi porta il destino e da lui non meno regolarmente ricevo le cartoline.
Non molto tempo fa ho scoperto un sito meraviglioso! Un posto d'incontro degli amanti di cartoline (i 'postcrossers' da tutto il mondo): postcrossing.com
Dopo la registrazione il sito a caso sceglie un indirizzo postale dove devi mandare una cartolina (a una persona sconosciuta). Ho già mandato così delle cartoline in Cina, USA, Japan, Taiwan, Germania, Finlandia e Svizzera.
È una grande gioia!

Tuesday 18 August 2015

Una barzelletta abruzzese



Una barzelletta sentita per caso da un vero carabiniere abruzzese seduto al tavolo vicino in un ristorante:


Ci sono un finanziere, un poliziotto e un carabiniere che ogni giorno pranzano insieme. Un giorno il finanziere apre il suo panino e dice: "Non ce la faccio più! Ogni maledetto giorno mia moglie mi prepara il panino con il prosciutto! Ma io questo prosciutto non lo posso più vedere! Se lo dovrò mangiare pure domani, mi sparerò!" Il poliziotto apre il suo panino e dice: "Cavolo, panino con la frittata! Sono vent' anni che mangio pane e frittata, ogni giorno! Non ce la faccio più! Se succede pure domani, mi sparo!" Il carabiniere guarda il suo panino e dice: "Mamma mia, un panino con il formaggio! Non ce la faccio più! Se dovrò mangiarlo pure domani, anche io mi sparerò!". Il giorno seguente il finanziere guarda il suo panino, vede che è con il prosciutto, prende la pistola e si uccide. Il poliziotto vede che anche il suo panino è, come sempre, con la frittata, prende la pistola e si spara. Il carabiniere controlla il suo panino, vede che è con il formaggio e dice: "Eh, adesso non posso fare una brutta figura". Prende la pistola e si uccide. Al funerale le tre vedove piangono. La moglie del finanziere dice: "Ma io... Gli compravo ogni giorno il prosciutto più fresco, pensavo che gli piacesse... Perché non me l'ha detto? Se mi diceva che non gli piaceva, gli preparavo tutto quello che voleva..." La moglie del poliziotto: "Ah, ma perché ha fatto questo gesto estremo? Bastava solo dirmi che non voleva più dei panini con la frittata, gli potevo preparare qualunque altra cosa...". E soltanto la moglie del carabiniere non dice niente, triste e piena di vergogna. Le vedove le chiedono: "Perché non dici niente?", e lei risponde: "Ma lui il panino se lo faceva sempre da solo...".

Sunday 9 August 2015

„Vrdnička“ torre

La torre di Vrdnik è adesso, ai giorni nostri, solo un cumulo di rovine dell’ antica fortezza sulla Fruška Gora (una catena montuosa nel nord della Serbia), in Voevodina. Ciò che c’era prima lì, non me lo ha saputo raccontare nessuno dei miei conoscenti e su internet non ci sono molte informazione su questo argomento. Ma questo non è importante, forse io perfino non voglio sapere ciò che c’era lì prima. Preferisco immaginarlo da me. Sono stata lì a dicembre asieme a un’ amica che studia la storia della Bosnia. Siamo andate a trovare un nostro amico serbo in occasione della sua “slava” (una festa tipica serba, il giorno del santo protettore della propria famiglia).
E la mattina seguente egli ci ha guidato in un’ escursione per la Fruška Gora. Vicino al paesino Vrdnik siamo usciti dalla macchina il nostro amico ha proposto di passeggiare per il bosco: “Lì da qualche parte ci dovrebbe essere la torre... Io non ci sono mai stato ma la possiamo cercare”.
E la ricerca è cominciata. Siamo saliti sulla montagna atraverso il bosco immerso nella nebbia alla ricerca della torre. Foglie umide sotto le gambe, l’odore degli aghi di pino e della nebbia... e da qualche parte lì,su, c’è una torre mai vista da nessuno, ma si dice che ci dovrebbe essere... Ci deve essere la torre. E noi assolutamente dobbiamo trovarla. Il sentiero è finito, abbiamo dovuto spingersi tra degli arbusti densi e dei rami pungenti. La torre non c’era da nessuna parte. Qualcuno consigliò di ritornare ma la maggior parte della compagnia non condivideva questa idea. Abbiamo ricominciato  a cercare.





E ad improviso la nebbia è sparita. E’ spuntato il sole. L’ abbiamo vista, la torre. Le rovine della fortezza e tutta la Voevodina sul mare di nebbia da qualche parte giù lontano.
Tutti si sono rallegrati e sono corsi su in cima, mentre io sono rimasta e guardavo le rovine assolate con un sentimento di forte emozione; Noi. Abbiamo trovato. La torre. Eccola. Siamo arrivati. Presso di lei.

Per qualche ragione era molto importante proprio quel giorno non rinunciare, non tornare alla macchina, assolutamente raggiungere l’obbiettivo. Dopo chiaramento ho capito che in realtà quella torre non si trovava tanto lontano da Vrdnik, solo che noi per qualche ragione imperscrutabile siamo riusciti a smarirci. 
Questo giorno non lo dimenticherò mai!

Saturday 25 July 2015

Belgrado


Viaggiando per i Balcani non riesco in alcun modo a trovare il tempo per esercitarmi initliano con i libri ei file audio, come di solito faccio. Perciò ho scelto di scrivere più o meno regolarmente dell’ itinerario, per praticare l’italiano! Purtroppo a Belgrado ho potuto dedicare solo due giorni. Molto poco per la mia città preferita..

Adesso qui fa molto caldo, sia di giorno che di notte. Da un lato per gli abitanti della città e per i turisti questo non è molto comodo, ma per gli altri ospiti (inaspettati...) della città, forse, è ance meglio. Il fatto è che adesso a Belgrado è pieno di profughi provenienti dalla Siria. Essi dormono alla stazione degli autobus, alla stazione ferroviaria, nei parchi... Qualcuno di loro chiede asilo politico in Serbia, ma la maggior parte usa questo paese come punto di passaggio per poi, atraverso l’Ungheria arrivare in Germania e in altri paesi europei. In Ungatia hanno deciso per questo di costruire un muro lungo il confine della serbia. A proposito di questo i serbi scherzano dicendo che su questo muro vanno messi i guardiani della notte per diffendersi dagli estranei.
Essendomi incontrata con gli amici a Belgrado io per due giorni mi sono immessa nella folle atmosfera balcanica! Persino gli stranieri che vivono qui si sono gradualmente serbizzati hanno assimilato questo modo di vivere, nel quale il giorno più importante è oggi, e la parte più importante di “oggi” è “stasera”. Ogni sera c’è qualcosa! Un concerto, un locale, un incontro con degli amici, un bagno notturno. Molto pochi pensano a domani. In molto pochi pensano al fatto che l’indomani farà male la testa per il troppo bere e fumare di oggi, e al fatto che l’indomani non basteranno i soldi.
Penso che questo sia in un certo senso una sorte di felicità che nascia dalla disperazione, perchè è difficile pensare al futuro quando questo futuro in questo paese non è sufficientemente stabile. Ma io ho avuto molta gioia partecipando a questo maraton di divertimenti per due notti di fila.

Poi mi aspettava un lungo viaggio in autobus verso Resenm una città nel sud della Macedonia dove sto lavorando sulla mia ricerca adesso. 

Tuesday 14 July 2015

Un finesettimana in paradiso



L'esame di cui ho scritto due post fa è felicemente passato e adesso mi sto preparando sul serio al lavoro nei Balcani: scrivo un questionario, penso al programma di ricerca e sto ripassando l'albanese, la lingua più importante per un balcanista.


Intanto il fine settimana scorso l'ho passato in Bielorussia, nella città di Vitebsk dove vivono molti parenti: una cara zia e due cugine con le loro famiglie. Sono stata in un paesino vicino a Vitebsk, dove in una casa presso un lago e un fiume in mezzo al bosco d'estate si riunisce tutta questa grande compagnia con tanti bambini. Devo dire che non li ho visti per molto tempo, alcuni anni... Ma ogni volta quando ci incontriamo di nuovo si sentiamo molto vicini e uniti, ci vogliamo tanto bene!


Sono metà bielorussa e mi trovo molto bene in questo paese, come a casa mia (devo dire che ho persino dimenticato il passaporto andandoci! Che fortuna che al confine non ci hanno chiesto niente oltre la licenza e i documenti della macchina).


Essendo usciti dall' URSS i Bielorussi Sono riusciti ad ottenere le cose più positive del socialismo sovietico (la medicina e la formazione gratuita, una grande sicurezza sociale) e ad eliminare gli svantaggi come i confini chiusi, ma anche a risolvere qualche problema, per esempio la corruzione che fiorisce in Russia e in Bielorussia quasi non esiste.


I paesaggi della Bielorussia sono cosi: tutto è pianeggiante e non c'è nemmeno una montagna, l'orizzonte è lontano... Infiniti campi di grano d'oro sotto il sole tenero, tanti boschi, tanti fiumi e laghi. Il clima è molto piacevole, cioè nè troppo caldo nè troppo freddo. Sembra un paradiso? :) certo ci sono anche dei problemi ma oggi non ci vorrei pensare, la Bielorussia è il paese della mia infanzia e la voglio vedere serena, felice, perfetta...


Devo scrivere anche qualche parola sulla gente che ci vive. Generalmente (parlo in primo luogo dei miei parenti, ma loro sono molto rappresentativi) si dedicano molto alla famiglia. La famiglia ed i bambini, la casa e l' accoglienza sono per loro le cose più importanti nella vita. Tutto si investe nella casa e nella famiglia, nei bambini. Si viaggia poco, ci si sposa molto presto. Questo è il modo di vivere che ammiro e che rispetto, ma è ormai dimenticato nelle grandi città come la mia. Mi sembra che la gente delle grandi città moderne sia più egoista e che non sia in grado di dedicarsi in una maniera così ammirevole alla propria famiglia... E molto spesso nemmeno si fanno delle famiglie, e anche se le fanno, questo succede molto tardi e le persone restano comunque molto egoiste.


Ecco anche io tutto quello che ho lo investo prima in formazione e in carriera e non sono sicura di poter essere una persona che si dedica alla propria casa.


Ma ognuno ha il proprio modo di vivere e merita di essere rispettato :) siamo tutti diversi e mi sembra sia proprio questo che rende il nostro mondo tanto bello!


Insomma, queste piccolissime vacanze sono state molto belle, intorno alla famiglia :) sono stata anche ad un concerto perché a Vitebsk in questi giorni c'è un festival musicale.

Saturday 27 June 2015

A proposito della Macedonia

Oggi come promesso scrivo un po' del posto in Macedonia dove faccio la mia ricerca. Mi occupo della dialettologia delle lingue balcaniche, in particolare di quella della lingua Albanese e macedone. Ogni estate vado in un paesino per registrare come parla la gente (di solito sono persone anziane) e poi analizzo il loro discorso.
 Il paese su cui scrivo la mia tesi dottorale si chiama Arvati e si trova nella Macedonia del Sud nella regione del lago Prespa. Il paesino si trova in montagna ma si puo vedere anche il lago.





Il posto è bellissimo.
Ci vivono gli Albanesi (che costituiscono la maggior parte della popolazione) e i Macedoni. Queste foto le ho fatte l'inverno scorso, in febbraio, quando ci sono venuta per la prima volta. La cosa molto interessante che riguarda questo paesino è che qui non solo gli albanesi sono bilingue (che è una cosa normale per tutta la Macedonia, quindi parlano sia albanese che macedone), ma anche i macedoni sanno l'albanese. Tutti vivono in una simbiosi molto stretta e in amicizia, sebbene non siano della stessa religione: gli albanesi sono musulmani, i Macedoni sono ortodossi.
Questa è la foto di uno dei miei informatori, un signore macedone che parla tutte e due le lingue. La foto è stata fatta su una collina dove c'è una piccola chiesa macedone.



Il posto sembra un po' abbandonato, ma è proprio questo che fa il suo fascino...
Mi tocca tornarci in Agosto per fare I'ultima registrazione. D' estate tutto sembra diverso, sono sicura che dopo averci lavorato in Agosto potrò mostrarvi anche delle foto estive.


Preparazione alla preparazione della preparazione...



È cominciata l'estate, la stagione più interessante, la stagione balcanica! Ogni estate vado nei Balcani per il lavoro e per gli studi, per partecipare a diversi programi di ricerca e di studio, a volte da sola, a volte in compagnia dei colleghi, degli amici o anche di professori. Questa volta scriverò un diario italiano e anche russo! Sento una grande ispirazione e non vedo l'ora di partire. Nel programa di questa estate ci sono 10 giorni a Belgrado, poi la ricerca sul campo in Macedonia (ancora 10 giorni), poi la scuola estiva di lingua albanese in Kosovo, poi un convegno a Sofia e poi la parte davvero più affascinante - la scuola estiva di lingua albanese a Tirana, tutto il mese di settembre!


Comincio domani! Scriverò del paesino in Macedonia dove faccio la mia ricerca dialettologica. Per dire la verità, mi devo preparare per un esame molto importante e serio e faccio tutto per allontanare questo momento spiacevole... Mi dico ogni giorno: oggi comincio a prepararmi per l'esame... Il giorno dopo: oggi continuo a pensare a prepararmi per l'esame... Il giorno dopo: oggi comincio la preparazione per la preparazione per l'esame... Etc. Ed oggi, proprio oggi è venuto il giorno X! Il giorno in cui devo davvero cominciare a prepararmi, ma non per la preparazione, ma per l'esame stesso! E mi è venuto in mente che è gia tanto che non scrivevo nel mio blog italiano! Mamma mia! Scrivi qualcosa sulla Macedonia! Come vedete, sono pronta a fare di tutto solo per allontanare questo momento dell'inizio della preparazione per la preparazione... Stop!


Uh. Va bene. Prometto che domani comincio a prepararmi ma anche che scrivo un post sul 'mio' paesino macedone :)


Intanto vi auguro un bellissimo fine settimana!





Friday 15 May 2015

La scuola guida

Oggi mi tocca guidare per la prima volta e mi sento molto agitata! E proprio oggi per caso ho letto una barzzeletta italiana che rappresenta molto bene quello che sta per sucedere stasera... 

La barzelletta: 

Pierino torna a casa e dice al suo papa`: "Papa`, oggi ho guidato una moto per la prima volta!". Il papa` abbassa il giornale e lo guarda un po' stupito: "Davvero?" dice. "Sì" risponde Pierino "Vuoi che ti racconto com'e` andata o preferisci leggerlo sui giornali di domani?". 

Thursday 14 May 2015

Dag Tessore

Oggi vi vorrei presentare una persona estremamente interessante e davvero particolare, un mio amico, scrittore, filologo, orientalista, teologo e traduttore, Dag Tessore. Qui c’è il suo blog:

http://dagtessore.blogspot.ru/

Ci siamo conosciuti proprio un anno fa (mi ricordo bene, era il maggio 2014) su un sito dove si possono trovare dei corrispondenti per scrivere delle lettere in lingue straniere. In quel momento non parlavo ancora italiano e cercavo dei corrispondenti per scrivere in latino, la mia lingua preferita. Così ho conosciuto Dag, che insieme con altre cento lingue orientali, occidentali, morte e vive, che conosce, padroneggia magnificamente il latino (ha tradotto qualche opera medievale dal latino all' italiano). Poi piano piano ho imparato anche l’italiano e oggi ci scriviamo più spesso in italiano che in latino.

Ci siamo visti due volte a Roma: la prima volta il dicembre scorso, alla presentazione del suo ultimo libro, scritto insieme con suo padre (Dialogo sull’Islam tra un padre e un figlio) e la seconda volta una settimana fa (ho fatto un piccolo viaggio a Roma all' inizio di maggio).

Dag ha scritto diversi libri su temi molto interessanti: la religione, il cristianesimo, l'islam, l'interazione tra il mondo occidentale ed il mondo orientale... Tutti i titoli si possono vedere sul suo blog.

Uno dei suoi libri (La mistica della guerra), che tratta della guerra dal punto di vista delle religioni, ora viene tradotto in diverse lingue: l'inglese, l'arabo, il portoghese e... il russo, (traduzione della quale, manco a dirlo , è la sottoscritta ad occuparsi :)
Sono molto fiera di avere l’incarico di tradurre un tale libro! Questo progetto mi sta ispirando tantissimo, perchè sento di participare a qualcosa di molto speciale. Facendo la traduzione del libro sto imparando tantissime materie!

La cosa più bella è avere la possibilità di contattare l'autore e di chiedergli di ogni piccola cosa che va spiegata :)

Wednesday 15 April 2015

Napoli

Oggi voglio farvi conoscere il blog di mio fratello. 

http://kostiyanich.livejournal.com/

Lui è un bravissimo fotografo e fa delle bellissime foto (però non usa le macchine analogiche come me, su questo punto sono un po' "conservatrice" e preferisco il vecchio stile). Vorrei farvi vedere un suo post particolare, dove ha pubblicato le foto di Napoli. Mio fratello è stato in Italia varie volte e nessuna città  l'ha impressionato cosi tanto come Napoli. Ha detto che è la città più affascinante che abbia mai visto! 
Io non ci sono ancora stata ma mi piacerebbe proprio tanto e durante il mio prossimo viaggio in Italia la viseterò senz'altro!
Tutte le foto di Napoli le potete vedere qui:

http://kostiyanich.livejournal.com/9328.html#comments

Ne pubblico qui nel mio blog solo una, con la statua del' imperatore Augusto, la mia preferita, che rappresenta l' essenza d'Italia:


Monday 30 March 2015

Marco Valerio Marziale



...dire vivrò domani non è saggio


perchè domani sarai meno vivo. Oggi,oggi vivi



I.15

Rieccomi!

E' da tanto che non scrivo qui. Avevo come sempre un sacco di lavoro da fare! Purtroppo mi capitano sempre traduzioni piutosto noiose - diverse instruzioni per uso di varie macchine da cucina o di macchinete per il caffè... Eh. Ma che si può fare, il lavoro è lavoro!

Nel frattempo sto frequentando la scuola di guida. Non ho ancora guidato, adesso siamo ancora alla teoria. L'insegnante ha un senso dell' umorismo un po' particolare, direi nero, ma anche questo va bene. Per una cosa cosi pratica come guidare la macchina ci vuole un po' di cinismo! 
Nella prima lezione ha fatto di tutto per dissuadere gli studenti dal fare il corso dicendoci della grandissima responsabilità per le vite di altre persone. Ci ha fatto vedere tanti video con gli incidenti veri... Mi è svanita la voglia di guidare! Non credo di essere tanto coraggiosa per guidare, in futuro... Ma alla fine il corso lo faccio lo stesso, almeno per dimostrare a me stessa che lo posso fare.


Ciao :) 

Wednesday 18 March 2015

Monday 16 March 2015

Smart Albanian with Jonis


È gia da tanto che vorrei raccontare di un progetto di un mio amico albanese, Jonis. È una persona davvero affascinante, portato per le lingue straniere che conosce tantissimo, sopratutto orientali: turco, iraniano. Conosce anche l’inglese molto bene e ovviamente l'italiano, come quasi tutti gli albanesi.

Lui ha fatto un video corso su youtube: lezioni di lingua albanese per principianti. È una cosa fatta molto bene! Si puo davvero imparare la base della lingua albanese e della cultura di questo meraviglioso e misterioso paese!





Monday 9 March 2015

Un peu de soleil dans l’eau froide...


Una foto, fatta di recente da mio fratello in mare aperto. Le navi di questo tipo si chiamano "rompighiacci".

Wednesday 4 March 2015

L' isola

Oggi, come ho promesso, scrivo della mia piccola isola.
Sono nata e cresciuta su un' isola nel mare Baltico, che si chiama Kotlin. Sulla isola si trova una città, Kronshtadt. Sostantzialmente Kronshtadt fa parte di San Pietroburgo; nonnostante ciò ha le sue peculiarità, forse a causa del suo relativo isolamento.


L'isolamento oggi non è assoluto, come 40 anni fa quando  Kronshtadt si poteva raggiungere solo con la nave. Durrante la burrasca il porto veniva chiuso e nessuno poteva abbandonare l'isola... Oggi c'è una diga che collega l'isola con San Pietroburgo e  che protegge la città dalle inondazioni. In mezzo a Kronshtadt passa una autostrada circolare, molto importante. Una cosa che mi piace davvero tanto  è che una parte dell' autostrada passa atraverso un tunnel tsottomarino (questo posto si chiama canale di accesso, è fatto così per fare passare le  navi più grandi). 



Kronshtadt è stata fondata nel 1804, solo un anno dopo San Pietroburgo. Inizialmente Pietro il Grande, il fondatore di entrambe le città, aveva intenzione di collocare la capitale proprio sull' isola di Kotlin,   perchè le navi più grandi prima non potevano entrare nel delta del fiume Neva. Ma poi venne fatto questo canale di  accesso in mezzo al mare e il problema fu risolto. 



Kronshtadt è sempre  stata il più importante satellite di San Pietroburgo grazia al suo grande porto, sia militare che civile. 
Nelle foto, che ha fatto mio fratello, un ottimo fotografo, potete vedere la severa bellezza nordica di Kronshtadt, delle sue navi, dei sui parchi, dei sui porti, delle sue spiagge... Il clima  è freddissimo, però d'estate capitano a volte delle giornate soleggiate... Come in questa barzelletta:

- Perchè sei tanto pallido? Non c'è sole da voi a San Pietroburgo?
- Come non c'è? C'è!
- E perchè sei tanto pallido?
- Perchè non potevo uscire quel giorno...



Credo che coloro che vivono su un' isola abbiano un modo di pensare un po' particolare rispetto a tutti gli altri. L' idea di vivere su un' isola mi ha sempre affascinata.  E' come vivere in un altro mondo. 
Tutte le isole che ho visitato, in diversi paesi, si distinguono per un modo di vivere, e di pensare e di comprendere la realtà che le circonda  un po' diverso rispetto a quello del "continente". L' isolamento rende le persone più inclini alle riflessioni, le rende fataliste (quando il tuo destino dipende completamente dalla volontà del mare, impari a prendere i suoi doni e la sua rabbia con un certo fatalismo...)_ ed anche timide. 


Ci vediamo a Kronshtadt! :)



Tuesday 3 March 2015

A casa

In realtà non è tanto facile avere ogni giorno l'ispirazione per scrive sul blog! Ecco, adesso era quasi una  settimana che non ci scrivevo. Però ho un' ottima scusa: avevo tantissimo da fare!! Prima dovevo tornare a casa. Venerdì scorso ho fatto l'ultima (in senso relativo, non assoluto!) passeggiata a Roma, nella zona Trastevere:

E poi, sabato... Il giorno della partenza. Sono stata un po' triste ma anche contenta di tornare a casa. Il volo è andato molto bene. Come sempre avevo tantissimi bagagli (faccio la vita di una zingara viaggiando quasi sempre in tutte le parti e negli aeroporti sempre sono caricata di tantissimi bauli con libri, vestiti, regali...). Dovevo nascondere una parte dei bagagli (uno zaino grande ed una borsa) affinchè l'impjegata al check-in non li vedesse e mi facesse passare con tutta quella roba come bagaglio a mano.
Ora mi sto dedicando quasi esclusivamente alla  tesi ed alla relazione per una conferenza linguistica che si svolgerà tra una settimana. Sono un po' in ritardo con la scrittura e mi preoccupo parecchio; però sono sicura che alla fina andrà tutto bene.
Ho ricevuto anche un'informazione interessante per una conferenza balcanologica all'università di Venezia. Il tema della conferenza è "Balkan enclaves in Italy". Ho già due idee per le relazioni per questa conferenza, quindi ci vediamo in Novembre a Venezia! Spero anche prima, ma per  novembre - questo è sicuro!
In uno dei prossimi post scriverò di Kronshtadt, la mia isola, dove sono nata e cresciuta. 
Per ora - ciao! 

Thursday 26 February 2015

Prima di partire

Oggi sono andata alla poste per scricrivere qualche cartolina. Questa attività, mandare e ricevere le cartoline, mi piace davvero tanto. Se qualcuno dei lettori di questo blog volesse riceverne una dalla Serbia oppure da San Pietroburgo, mi potrebbe scrivere il suo indirizzo postale in un messaggio privato, gliela manderò volentieri.

Ho visto anche un quuartiere di Roma molto bello: il quartiere Coppedé, con le case degli anni venti dall'architettura molto particolare. Purtroppo non ho portato la mia macchina fotografica e non avrò più tempo per ritornarci, per questa volta. Lasciamo per la prossima! Poi ho fatto una passeggiata verso la città universitaria.
Di solito quando mi capita di trovarmi in una zona vicina all'università Sapienza, cerco di mangiare nella mensa per gli studenti, sempre inventando qualche modo per entrarci anche se non sono iscritta (ancora :)) all'università di Roma. Questa cosa, devo dire, sviluppa tanto una certa attitudine alla recitazione :)

Wednesday 25 February 2015

Un' idea creativa

In questo post vorrei raccontare di uno dei miei progetti un po' remoti nel tempo. Lo farò sicuramente, forse tra un anno, forse tra un decennio, non si sa... Il progetto è scrivere un libro sui Balcani. Non si tratta di una monografia collettiva, cosa riguardante invece la mia tesi di dottorato (la cui scrittura sto proprio rimandando in questo momento, scrivendo il post :)) 
Si tratta di una cosa assolutamente soggettiva e proprio fuori dalla scrittura accademica. Non si tratta neanche di una guida turistica. Ed avrò una coautrice: una mia carissima amica, fotografa professionista, una russa che attualmente vive in Macedonia.
L'idea del libro ci è venuta lo scorso giugno quando siamo stati in un campeggio volontario serbo, vicino alla città di Pirot, in un paesino che si trova molto in alto sulle montagne. 
La catena montuosa di cui fa parte il posto dove facevamo il campeggio si chiama Stara Planina ("vecchio monte"). Questa catena montuosa ha una grande importanza perche proprio lei ha dato il nome a tutta la penisola (nella lingua turca Stara Planina si chiama Balkan). Un giorno scriverò un post anche sul campeggio (un’esperienza magnifica!), ma adesso dirò solo che proprio lì ho fatto amicizia con la mia futura coautrice e che proprio lì abbiamo concepito l'idea del nostro libro.


Qui sono su uno dei punti della Stara Planina:





E l'idea è la seguente: descrivere i nostri Balcani, cioè i posti per noi più particolari. La storia del nostro amore per i Balcani. Ogni capitolo tratterà di un posto particolare: una città, un paesino, un campeggio, una caverna, un lago, un bosco... 
E la storia - perchè proprio questo posto che può essere una grande città attrattiva per i turisti, ma può anche essere un piccolissimo posto dove non c'e proprio nulla - è particolare e significativo per noi. Un po' autobiografico, si. Lei scriverà la sua storia ed io - la mia. 
Il lavoro sul libro è già cominciato, lo faccio con un grande piacere! Abbiamo concepito un libro molto colorato, con tante foto e tante immagini. 
Pubblicherò qualche parte anche qui, nel blog, nella traduzione in italiano. Il messaggio alla fine sarà questo: i Balcani sono un posto che non ti lascia andare...

Aspettando la primavera

Restano solo 3 giorni a Roma, cosa che mi rende un po’ triste. Sono sicura di ritornarci un giorno in futuro, ma a casa mi aspetta una primavera molto impegnativa con il lavoro e lo studio. Sono molto contenta di rivedere la famiglia, gli amici e i colleghi in Russia. Pianifico anche di iscrivermi ad un corso per prendere la patente ed imparare alla fine a guidare! Il mio inverno in Italia sta per finire ma lo ricorderò con piacere. Non vedo l'ora di sviluppare tutti i rullini con le foto che ho fatto in Italia! Pubblicando le foto qui sul blog scriverò i ricordi più carini, così da non perderne la memoria.

Tuesday 24 February 2015

Procrastination

Il rimandare continuamente, a volte, è il nemico peggiore. Sarebbe stato molto meglio se avessi lavorato alla tesi ogni giorno, poco ma con continuità, piuttosto che fare tutto il lavoro ora in una settimana! Ma va benecosì, purtroppo non c’è via d’uscita: per chi è nato con l’indole da “rimandatore”, è decisamente difficile cambiare . Ecco, adesso sono in un caffè nella zona di Garbatella, leggo un libro, bevo un tè, mi godo una bellissima giornata di sole, il PC è nella borsa, ma mi dico: va bene, c'è ancora tempo, la scriverò stasera... Ah no, stasera vado in teatro, allora domani... Ma chissà che cosa inventerò domani solo per rimandare ancora una volta il momento in cui comincerò a scrivere il capitolo più difficile!


Friday 20 February 2015

Una serata balcanica a Roma

Di sera spesso vado al “Caffè letterario” (Via Ostiense, 90), un caffè-biblioteca, dove lavoro sulla tesi oppure faccio quache traduzione. E’ un posto molto vivace, quasi ogni sera si organizzano diverse iniziative. Ieri, per esempio era la serata dedicata alla salsa, ogni giovedi si fanno delle lezioni d'italiano per stranieri (spesso ci vorrei andare ma lo dimentico sempre) etc. 
Ecco ora sto scrivendo la tesi... e sento la musica balcanica! Quella più famosa, di Goran Bregović, quindi molto commerciale, ma per l'Italia è gia tanto! Che sorpresa! 
Di solito in Italia non c'è quasi nessun interesse verso i Balcani e verso l’Europa dell’est in generale. Quella italiana è una civiltà che guarda ad occidente. 
Che bello sentire la propria lingua preferita, il serbo! Sul palco balla un gruppo folk, fanno un ballo tradizionale serbo: il “kolo”.
Questa musica mi ha fatto pensare agli adorati Balcani, e mi sono ricordata dell’ inverno scorso. 

Una foto che ho fatto giusto un anno fa, alla fine del Febbraio 2014. Un tour alpinistico nel sud della Serbia.



Mi ricordo quel momento – le 7 o le 8 di mattina, nebbia, il mio gruppo alpinistico intorno, persone interessantissime, facciamo dei discorsi su tutto, stiamo in silenzio e ci capiamo senza parole... Un vero modo di fare amicizia e capire l’essenza della personalità di un compagno è andare con lui in una "campagna" - in montagna o foresta, non importa. 
Dopo aver passato qualche giorno insieme in montagna lontano dalla modernità, cosi vicino alla natura, si arriva alla comprensione assoluta della personalità dell'altro. 
Sorprendente sentimento d'unione tra gli uomini, tanto diversi, con le vie differenti, ma tanto vicini in quel momento d'ammirazione della pura natura. 
Un’amicizia che non finirà mai. 
E’ la nostalgia dei Balcani. 

Wednesday 18 February 2015

Lomografia

Oggi vorrei scrivere del mio genere fotografico preferito: la lomografia.



Si potrebbe pensare che il nome si riferisca ad una parola greca, ma invece è russa. LOMO è l'acronimo di Ленинградское Оптико-Механическое Объединение (Unione Ottico-Meccanica Leningradese). Questa era una fabbrica di Leningrado dove si producevano macchine fotografiche di altissima qualità. Le macchine della fabbrica vengono usate anche oggi, per esempio io ho una Zenit che ha già più di 30 anni ed è pratticamente indistruttibile! 


(Un esempio del metodo lomografico più famoso: la doppia esposizione. Fatto a San Pietroburgo con la famosa Zenit :))
Però la storia della lomografia è cominciata con la produzione, nel 1983, della macchina LOMO Kompact-Automat, che era talmente semplice da usare che è diventata subito molto popolare in URSS ed anche fuori. Il movimento è cominciato in Austria quando due fotografi austriaci hanno portato una LOMO K-A nel proprio paese ed hanno scoperto le magnifiche possibilità di questa macchina. Poi sono state costruite anche altre macchine di questo tipo sia in URSS che in altri paesi. Il punto è ileguente: 

1. Usare solo le macchine analogiche  più semplici possibile.
2. Sperimentare con la pellicola (comprare dei rullini scaduti da tanti anni oppure riscaldare la pellicola prima di svilupparla etc.)
3. Usare le lenti con diversi effetti ottici.
4. "Giocare" con l' esposizione doppia o plurale. 

In sostanza tu non potrai sapere mai prima cosa oterrai  dopo aver sviluppato la pellicola. La realtà viene rappresentata in modo assolutamente fantasioso. I colori non sono mai quelli che osserviamo nella realtà e ti sembra di trovarti nel Paese delle Meraviglie oppure nella testa di una persona che ha esagerato con l' LSD.

Ecco cosa c'è scritto su Wikipedia:

Le cosiddette "10 regole d'oro della lomografia" sono le seguenti:

1. Porta la tua lomo ovunque tu vada
2. Usala sempre di giorno e di notte
3. La lomografia non è un'interferenza nella tua vita ma ne è parte integrante
4. Scatta senza guardare nel mirino
5. Avvicinati più che puoi
6. Non pensare
7. Sii veloce
8. Non preoccuparti in anticipo di quello che verrà impresso
9. Non preoccuparti neppure dopo
10 Non preoccuparti di nessuna regola

L'ultima regola è quella più importante!

Non potrei dire che faccio le foto sempre nello stile Lomo, ma quando capita mi diverto molto ed ogni tanto leggo il sito  principale sulla lomografia:  http://shop.lomography.com/it/ 
Si possono acquistare delle macchine molto specifiche ed anche dei rullini e delle soluzioni chimiche per sviluppare la pellicola.



Vi auguro una buona giornata e l'ispirazione per raffigurare la bellezza del nostro mondo in modo corrispondente ai vostri gusti :) A me il modo lomografico pare molto simpatico!

P. S. Qualche foto che ho fatto in Italia con una camera lomografica. 







Tuesday 17 February 2015

Chi ha le mani bucate?


Nella lezione d'italiano di oggi la professoressa ci ha spiegato il senso dell' espressione "avere le mani bucate". Ha aggiunto pure un racconto di una degli studenti precedenti, una signora francese. Nel suo gruppo, prima di aver spiegato il senso dell'espressione, aveva chiesto: chi ha le mani bucate? E la signora dopo una pausa ha supposto:.. Gesù?




La vita a Roma



Il blog è cominciato, adesso è importante non essere pigri e scriverci abbastanza spesso, almeno qualche riga. In uno dei prossimi post scriverò un po' da dove vengo, chi sono e cosa faccio nella vita, ma adesso vorrei parlare di questo inverno. Questo inverno è stato uno dei più belli inverni della mia vita, perchè l’ho passato (restano ancora 10 giorni, che passerano come 10 secondi purtroppo) in Italia, a Roma, città di grande storia antica e di modernità multiculturale. Ogni volta quando ci vado sono colpita... Mi vengono in mente i versi di Marziale:


Terrarum dea gentiumque Roma,

Cui par est nihil et nihil secundum...

Mart., XII, 8



E' davvero cosi. Non credo che esista una città più bella... Certo che ogni città ha uno spirito particolare che viene capito solo vivendoci per un po' di tempo. Dopo aver vissuto a Roma 1 mese e mezzo finora non potrei dire di averla capita. Occupandomi della linguistica balcanica mi sono abituata ad osservare un calderone di culture mescolate. Ma qui a Roma si mescolano le culture di tutto il mondo. Solo qui ho capito l'espressione "Tutte le vie portano a Roma". Anche la via della mia vita ad un certo punto mi ha portata in questa città affascinante non solo a causa della sua bellezza ma anche dello spirito particolare, lo spirito dell’ospitalità universale, la disponibilità di ospitare ogni anima supplichevole...

Che faccio qui ora? Approfittando della flessibilità del mio istituto, dove faccio il dottorato, giro nel mondo e scrivo la tesi stando un po’ da tutte le parti. Questo inverno ho deciso di passarlo a Roma dove mi sono iscritta ad un corso di lingua italiana per stranieri. La studio solo per piacere, ma chissà, se riesco ad impararla bene la potrò usare anche per il lavoro (per ora ho lavorato come traduttrice solo con le lingue serba/croata, macedone ed inglese, sarebbe pratico aggiungere anche l'italiano).

Adesso faccio una piccola pubblicità della scuola

http://www.studiolinguecola.it/

Il corso mi piace, perchè ha un' attitudine classica, si lavora sempre sulla grammatica. Però dovrei anche aggiungere che ci mancano gli esercizi della conversazione e della lingua parlata... Ma questo problema si può facilmente risolvere parlando con gli amici italiani! La scuola si trova molto vicino al Vaticano, in un posto bellissimo, storico, ricco di significato. Ogni giorno ci vado con la metro o con l’autobus (a volte anche a piedi) per godere della bellezza del centro di Roma. Mi piace vedere come si sveglia la città, come comincia il casino romano quotidiano! Il sole tenero di mattina è ideale per fare le foto

Dopo il corso osservo la città-alveare, vivissima e affollatissima! Le giornate passano molto velocemente con il lavoro, con gli studi, la palestra, gli incontri con gli amici... Si sta avvicinando la fine di questo inverno romano, che mi rende un po' triste, ma che si può fare. Ci ritornerò! Ho un certo presentimento che la mia storia con Roma non è affatto finita

P. S. Una cosa di importanza particolare è il teatro! Qui ho cominciato a fare il teatro, di cui racconterò più dettagliamente in uno degli prossimi post!

Monday 16 February 2015

Cominciamo!



Ho sentito che il modo migliore di imparare a scrivere è... scrivere! Per cui si deve scrivere più spesso possibile. Suppongo anche che il modo migliore per imparare a scrivere in un' altra lingua sia... attenzione... scrivere in un’altra lingua.

Sono una russa di San Pietroburgo, appassionata alle lingue straniere, mi occupo di linguistica e più di tutto mi piace imparare nuove lingue (sopratutto quelle "strane" e rare, come, per esempio, la lingua arumena, che viene parlata da circa 4,5 persone nel mondo... )

Qui, nel mio blog italiano ho intenzione di scrivere in italiano, che mi piace davvero tanto e che vorrei imparare un po’ meglio.

Scrivere... un po' di tutto. Dei miei studi, degli hobby, dei viaggi, della vita quotidiana, dei libri che leggo e dei film che guardo... E ci saranno certo tante foto! E quasi tutto sarà scritto nelle lingue straniere che sto imparando, ma soprattutto in italiano!

Il mio prossimo obiettivo, per quanto riguarda l'italiano, è superare l'esame internazionale CILS nel livello un po’ più avanzato.

Spero di ricevere delle correzioni dagli amici, sarebbero di grande aiuto :)