Thursday 26 February 2015

Prima di partire

Oggi sono andata alla poste per scricrivere qualche cartolina. Questa attività, mandare e ricevere le cartoline, mi piace davvero tanto. Se qualcuno dei lettori di questo blog volesse riceverne una dalla Serbia oppure da San Pietroburgo, mi potrebbe scrivere il suo indirizzo postale in un messaggio privato, gliela manderò volentieri.

Ho visto anche un quuartiere di Roma molto bello: il quartiere Coppedé, con le case degli anni venti dall'architettura molto particolare. Purtroppo non ho portato la mia macchina fotografica e non avrò più tempo per ritornarci, per questa volta. Lasciamo per la prossima! Poi ho fatto una passeggiata verso la città universitaria.
Di solito quando mi capita di trovarmi in una zona vicina all'università Sapienza, cerco di mangiare nella mensa per gli studenti, sempre inventando qualche modo per entrarci anche se non sono iscritta (ancora :)) all'università di Roma. Questa cosa, devo dire, sviluppa tanto una certa attitudine alla recitazione :)

Wednesday 25 February 2015

Un' idea creativa

In questo post vorrei raccontare di uno dei miei progetti un po' remoti nel tempo. Lo farò sicuramente, forse tra un anno, forse tra un decennio, non si sa... Il progetto è scrivere un libro sui Balcani. Non si tratta di una monografia collettiva, cosa riguardante invece la mia tesi di dottorato (la cui scrittura sto proprio rimandando in questo momento, scrivendo il post :)) 
Si tratta di una cosa assolutamente soggettiva e proprio fuori dalla scrittura accademica. Non si tratta neanche di una guida turistica. Ed avrò una coautrice: una mia carissima amica, fotografa professionista, una russa che attualmente vive in Macedonia.
L'idea del libro ci è venuta lo scorso giugno quando siamo stati in un campeggio volontario serbo, vicino alla città di Pirot, in un paesino che si trova molto in alto sulle montagne. 
La catena montuosa di cui fa parte il posto dove facevamo il campeggio si chiama Stara Planina ("vecchio monte"). Questa catena montuosa ha una grande importanza perche proprio lei ha dato il nome a tutta la penisola (nella lingua turca Stara Planina si chiama Balkan). Un giorno scriverò un post anche sul campeggio (un’esperienza magnifica!), ma adesso dirò solo che proprio lì ho fatto amicizia con la mia futura coautrice e che proprio lì abbiamo concepito l'idea del nostro libro.


Qui sono su uno dei punti della Stara Planina:





E l'idea è la seguente: descrivere i nostri Balcani, cioè i posti per noi più particolari. La storia del nostro amore per i Balcani. Ogni capitolo tratterà di un posto particolare: una città, un paesino, un campeggio, una caverna, un lago, un bosco... 
E la storia - perchè proprio questo posto che può essere una grande città attrattiva per i turisti, ma può anche essere un piccolissimo posto dove non c'e proprio nulla - è particolare e significativo per noi. Un po' autobiografico, si. Lei scriverà la sua storia ed io - la mia. 
Il lavoro sul libro è già cominciato, lo faccio con un grande piacere! Abbiamo concepito un libro molto colorato, con tante foto e tante immagini. 
Pubblicherò qualche parte anche qui, nel blog, nella traduzione in italiano. Il messaggio alla fine sarà questo: i Balcani sono un posto che non ti lascia andare...

Aspettando la primavera

Restano solo 3 giorni a Roma, cosa che mi rende un po’ triste. Sono sicura di ritornarci un giorno in futuro, ma a casa mi aspetta una primavera molto impegnativa con il lavoro e lo studio. Sono molto contenta di rivedere la famiglia, gli amici e i colleghi in Russia. Pianifico anche di iscrivermi ad un corso per prendere la patente ed imparare alla fine a guidare! Il mio inverno in Italia sta per finire ma lo ricorderò con piacere. Non vedo l'ora di sviluppare tutti i rullini con le foto che ho fatto in Italia! Pubblicando le foto qui sul blog scriverò i ricordi più carini, così da non perderne la memoria.

Tuesday 24 February 2015

Procrastination

Il rimandare continuamente, a volte, è il nemico peggiore. Sarebbe stato molto meglio se avessi lavorato alla tesi ogni giorno, poco ma con continuità, piuttosto che fare tutto il lavoro ora in una settimana! Ma va benecosì, purtroppo non c’è via d’uscita: per chi è nato con l’indole da “rimandatore”, è decisamente difficile cambiare . Ecco, adesso sono in un caffè nella zona di Garbatella, leggo un libro, bevo un tè, mi godo una bellissima giornata di sole, il PC è nella borsa, ma mi dico: va bene, c'è ancora tempo, la scriverò stasera... Ah no, stasera vado in teatro, allora domani... Ma chissà che cosa inventerò domani solo per rimandare ancora una volta il momento in cui comincerò a scrivere il capitolo più difficile!


Friday 20 February 2015

Una serata balcanica a Roma

Di sera spesso vado al “Caffè letterario” (Via Ostiense, 90), un caffè-biblioteca, dove lavoro sulla tesi oppure faccio quache traduzione. E’ un posto molto vivace, quasi ogni sera si organizzano diverse iniziative. Ieri, per esempio era la serata dedicata alla salsa, ogni giovedi si fanno delle lezioni d'italiano per stranieri (spesso ci vorrei andare ma lo dimentico sempre) etc. 
Ecco ora sto scrivendo la tesi... e sento la musica balcanica! Quella più famosa, di Goran Bregović, quindi molto commerciale, ma per l'Italia è gia tanto! Che sorpresa! 
Di solito in Italia non c'è quasi nessun interesse verso i Balcani e verso l’Europa dell’est in generale. Quella italiana è una civiltà che guarda ad occidente. 
Che bello sentire la propria lingua preferita, il serbo! Sul palco balla un gruppo folk, fanno un ballo tradizionale serbo: il “kolo”.
Questa musica mi ha fatto pensare agli adorati Balcani, e mi sono ricordata dell’ inverno scorso. 

Una foto che ho fatto giusto un anno fa, alla fine del Febbraio 2014. Un tour alpinistico nel sud della Serbia.



Mi ricordo quel momento – le 7 o le 8 di mattina, nebbia, il mio gruppo alpinistico intorno, persone interessantissime, facciamo dei discorsi su tutto, stiamo in silenzio e ci capiamo senza parole... Un vero modo di fare amicizia e capire l’essenza della personalità di un compagno è andare con lui in una "campagna" - in montagna o foresta, non importa. 
Dopo aver passato qualche giorno insieme in montagna lontano dalla modernità, cosi vicino alla natura, si arriva alla comprensione assoluta della personalità dell'altro. 
Sorprendente sentimento d'unione tra gli uomini, tanto diversi, con le vie differenti, ma tanto vicini in quel momento d'ammirazione della pura natura. 
Un’amicizia che non finirà mai. 
E’ la nostalgia dei Balcani. 

Wednesday 18 February 2015

Lomografia

Oggi vorrei scrivere del mio genere fotografico preferito: la lomografia.



Si potrebbe pensare che il nome si riferisca ad una parola greca, ma invece è russa. LOMO è l'acronimo di Ленинградское Оптико-Механическое Объединение (Unione Ottico-Meccanica Leningradese). Questa era una fabbrica di Leningrado dove si producevano macchine fotografiche di altissima qualità. Le macchine della fabbrica vengono usate anche oggi, per esempio io ho una Zenit che ha già più di 30 anni ed è pratticamente indistruttibile! 


(Un esempio del metodo lomografico più famoso: la doppia esposizione. Fatto a San Pietroburgo con la famosa Zenit :))
Però la storia della lomografia è cominciata con la produzione, nel 1983, della macchina LOMO Kompact-Automat, che era talmente semplice da usare che è diventata subito molto popolare in URSS ed anche fuori. Il movimento è cominciato in Austria quando due fotografi austriaci hanno portato una LOMO K-A nel proprio paese ed hanno scoperto le magnifiche possibilità di questa macchina. Poi sono state costruite anche altre macchine di questo tipo sia in URSS che in altri paesi. Il punto è ileguente: 

1. Usare solo le macchine analogiche  più semplici possibile.
2. Sperimentare con la pellicola (comprare dei rullini scaduti da tanti anni oppure riscaldare la pellicola prima di svilupparla etc.)
3. Usare le lenti con diversi effetti ottici.
4. "Giocare" con l' esposizione doppia o plurale. 

In sostanza tu non potrai sapere mai prima cosa oterrai  dopo aver sviluppato la pellicola. La realtà viene rappresentata in modo assolutamente fantasioso. I colori non sono mai quelli che osserviamo nella realtà e ti sembra di trovarti nel Paese delle Meraviglie oppure nella testa di una persona che ha esagerato con l' LSD.

Ecco cosa c'è scritto su Wikipedia:

Le cosiddette "10 regole d'oro della lomografia" sono le seguenti:

1. Porta la tua lomo ovunque tu vada
2. Usala sempre di giorno e di notte
3. La lomografia non è un'interferenza nella tua vita ma ne è parte integrante
4. Scatta senza guardare nel mirino
5. Avvicinati più che puoi
6. Non pensare
7. Sii veloce
8. Non preoccuparti in anticipo di quello che verrà impresso
9. Non preoccuparti neppure dopo
10 Non preoccuparti di nessuna regola

L'ultima regola è quella più importante!

Non potrei dire che faccio le foto sempre nello stile Lomo, ma quando capita mi diverto molto ed ogni tanto leggo il sito  principale sulla lomografia:  http://shop.lomography.com/it/ 
Si possono acquistare delle macchine molto specifiche ed anche dei rullini e delle soluzioni chimiche per sviluppare la pellicola.



Vi auguro una buona giornata e l'ispirazione per raffigurare la bellezza del nostro mondo in modo corrispondente ai vostri gusti :) A me il modo lomografico pare molto simpatico!

P. S. Qualche foto che ho fatto in Italia con una camera lomografica. 







Tuesday 17 February 2015

Chi ha le mani bucate?


Nella lezione d'italiano di oggi la professoressa ci ha spiegato il senso dell' espressione "avere le mani bucate". Ha aggiunto pure un racconto di una degli studenti precedenti, una signora francese. Nel suo gruppo, prima di aver spiegato il senso dell'espressione, aveva chiesto: chi ha le mani bucate? E la signora dopo una pausa ha supposto:.. Gesù?




La vita a Roma



Il blog è cominciato, adesso è importante non essere pigri e scriverci abbastanza spesso, almeno qualche riga. In uno dei prossimi post scriverò un po' da dove vengo, chi sono e cosa faccio nella vita, ma adesso vorrei parlare di questo inverno. Questo inverno è stato uno dei più belli inverni della mia vita, perchè l’ho passato (restano ancora 10 giorni, che passerano come 10 secondi purtroppo) in Italia, a Roma, città di grande storia antica e di modernità multiculturale. Ogni volta quando ci vado sono colpita... Mi vengono in mente i versi di Marziale:


Terrarum dea gentiumque Roma,

Cui par est nihil et nihil secundum...

Mart., XII, 8



E' davvero cosi. Non credo che esista una città più bella... Certo che ogni città ha uno spirito particolare che viene capito solo vivendoci per un po' di tempo. Dopo aver vissuto a Roma 1 mese e mezzo finora non potrei dire di averla capita. Occupandomi della linguistica balcanica mi sono abituata ad osservare un calderone di culture mescolate. Ma qui a Roma si mescolano le culture di tutto il mondo. Solo qui ho capito l'espressione "Tutte le vie portano a Roma". Anche la via della mia vita ad un certo punto mi ha portata in questa città affascinante non solo a causa della sua bellezza ma anche dello spirito particolare, lo spirito dell’ospitalità universale, la disponibilità di ospitare ogni anima supplichevole...

Che faccio qui ora? Approfittando della flessibilità del mio istituto, dove faccio il dottorato, giro nel mondo e scrivo la tesi stando un po’ da tutte le parti. Questo inverno ho deciso di passarlo a Roma dove mi sono iscritta ad un corso di lingua italiana per stranieri. La studio solo per piacere, ma chissà, se riesco ad impararla bene la potrò usare anche per il lavoro (per ora ho lavorato come traduttrice solo con le lingue serba/croata, macedone ed inglese, sarebbe pratico aggiungere anche l'italiano).

Adesso faccio una piccola pubblicità della scuola

http://www.studiolinguecola.it/

Il corso mi piace, perchè ha un' attitudine classica, si lavora sempre sulla grammatica. Però dovrei anche aggiungere che ci mancano gli esercizi della conversazione e della lingua parlata... Ma questo problema si può facilmente risolvere parlando con gli amici italiani! La scuola si trova molto vicino al Vaticano, in un posto bellissimo, storico, ricco di significato. Ogni giorno ci vado con la metro o con l’autobus (a volte anche a piedi) per godere della bellezza del centro di Roma. Mi piace vedere come si sveglia la città, come comincia il casino romano quotidiano! Il sole tenero di mattina è ideale per fare le foto

Dopo il corso osservo la città-alveare, vivissima e affollatissima! Le giornate passano molto velocemente con il lavoro, con gli studi, la palestra, gli incontri con gli amici... Si sta avvicinando la fine di questo inverno romano, che mi rende un po' triste, ma che si può fare. Ci ritornerò! Ho un certo presentimento che la mia storia con Roma non è affatto finita

P. S. Una cosa di importanza particolare è il teatro! Qui ho cominciato a fare il teatro, di cui racconterò più dettagliamente in uno degli prossimi post!

Monday 16 February 2015

Cominciamo!



Ho sentito che il modo migliore di imparare a scrivere è... scrivere! Per cui si deve scrivere più spesso possibile. Suppongo anche che il modo migliore per imparare a scrivere in un' altra lingua sia... attenzione... scrivere in un’altra lingua.

Sono una russa di San Pietroburgo, appassionata alle lingue straniere, mi occupo di linguistica e più di tutto mi piace imparare nuove lingue (sopratutto quelle "strane" e rare, come, per esempio, la lingua arumena, che viene parlata da circa 4,5 persone nel mondo... )

Qui, nel mio blog italiano ho intenzione di scrivere in italiano, che mi piace davvero tanto e che vorrei imparare un po’ meglio.

Scrivere... un po' di tutto. Dei miei studi, degli hobby, dei viaggi, della vita quotidiana, dei libri che leggo e dei film che guardo... E ci saranno certo tante foto! E quasi tutto sarà scritto nelle lingue straniere che sto imparando, ma soprattutto in italiano!

Il mio prossimo obiettivo, per quanto riguarda l'italiano, è superare l'esame internazionale CILS nel livello un po’ più avanzato.

Spero di ricevere delle correzioni dagli amici, sarebbero di grande aiuto :)