Tuesday, 14 July 2015

Un finesettimana in paradiso



L'esame di cui ho scritto due post fa è felicemente passato e adesso mi sto preparando sul serio al lavoro nei Balcani: scrivo un questionario, penso al programma di ricerca e sto ripassando l'albanese, la lingua più importante per un balcanista.


Intanto il fine settimana scorso l'ho passato in Bielorussia, nella città di Vitebsk dove vivono molti parenti: una cara zia e due cugine con le loro famiglie. Sono stata in un paesino vicino a Vitebsk, dove in una casa presso un lago e un fiume in mezzo al bosco d'estate si riunisce tutta questa grande compagnia con tanti bambini. Devo dire che non li ho visti per molto tempo, alcuni anni... Ma ogni volta quando ci incontriamo di nuovo si sentiamo molto vicini e uniti, ci vogliamo tanto bene!


Sono metà bielorussa e mi trovo molto bene in questo paese, come a casa mia (devo dire che ho persino dimenticato il passaporto andandoci! Che fortuna che al confine non ci hanno chiesto niente oltre la licenza e i documenti della macchina).


Essendo usciti dall' URSS i Bielorussi Sono riusciti ad ottenere le cose più positive del socialismo sovietico (la medicina e la formazione gratuita, una grande sicurezza sociale) e ad eliminare gli svantaggi come i confini chiusi, ma anche a risolvere qualche problema, per esempio la corruzione che fiorisce in Russia e in Bielorussia quasi non esiste.


I paesaggi della Bielorussia sono cosi: tutto è pianeggiante e non c'è nemmeno una montagna, l'orizzonte è lontano... Infiniti campi di grano d'oro sotto il sole tenero, tanti boschi, tanti fiumi e laghi. Il clima è molto piacevole, cioè nè troppo caldo nè troppo freddo. Sembra un paradiso? :) certo ci sono anche dei problemi ma oggi non ci vorrei pensare, la Bielorussia è il paese della mia infanzia e la voglio vedere serena, felice, perfetta...


Devo scrivere anche qualche parola sulla gente che ci vive. Generalmente (parlo in primo luogo dei miei parenti, ma loro sono molto rappresentativi) si dedicano molto alla famiglia. La famiglia ed i bambini, la casa e l' accoglienza sono per loro le cose più importanti nella vita. Tutto si investe nella casa e nella famiglia, nei bambini. Si viaggia poco, ci si sposa molto presto. Questo è il modo di vivere che ammiro e che rispetto, ma è ormai dimenticato nelle grandi città come la mia. Mi sembra che la gente delle grandi città moderne sia più egoista e che non sia in grado di dedicarsi in una maniera così ammirevole alla propria famiglia... E molto spesso nemmeno si fanno delle famiglie, e anche se le fanno, questo succede molto tardi e le persone restano comunque molto egoiste.


Ecco anche io tutto quello che ho lo investo prima in formazione e in carriera e non sono sicura di poter essere una persona che si dedica alla propria casa.


Ma ognuno ha il proprio modo di vivere e merita di essere rispettato :) siamo tutti diversi e mi sembra sia proprio questo che rende il nostro mondo tanto bello!


Insomma, queste piccolissime vacanze sono state molto belle, intorno alla famiglia :) sono stata anche ad un concerto perché a Vitebsk in questi giorni c'è un festival musicale.

2 comments:

  1. Лучано Гаспарини15 July 2015 at 18:54

    Cara Anastasia,

    mi fa piacere che hai superato quest'esame difficile. Non sapevo che la tua famiglia fosse in parte bielorussa, la Bielorussia è uno splendido paese, purtroppo secondo me, sottovalutato. La gran parte degli italiani associa questa nazione a Černobylj (Čarnobylj in bielorusso, Čornobylj in ucraino) e a una "mostruosa dittatura", ma non sa nulla del suo popolo, moralmente sano e sotto molti aspetti migliore dei popoli "occidentali", anche per quello che hai scritto tu: una casa in campagna, una famiglia numerosa e tanti bambini.

    Avendo avuto occasione di leggere il Lemantar, il libro base per tutti i bimbi bielorussi, ho natato con piacere come fosse simile ai libri che si usavano una volta qui in Italia, con disegni a mano e scene di vita di campagna e di fattoria.
    Un altro libro interessante è il Bukvar di Anatolj Klyška, sempre per bambini o per stranieri che si avvicinano alla lingua.

    La lingua bielorussa non è un "dialetto" del Russo, come molti credono, ma é una lingua slava orientale con le sue peculiarità e la sua letteratura, e col suo alfabeto diverso da quelli russo e ucraino; contiene anche elementi delle lingue slave occidentali che la avvicinano al polacco e al kašubio. Inoltre ha qualcosa che la accomuna alle lingue balcaniche: durante i secoli post-medioevali il bielorusso è stato scritto anche con l'alfabeto saraceno, dai tatari di crimea che si stabilirono lí. Esiste un corpus letterario chiamato al-kitab che riunisce questi scritti.

    Il bielorusso è anche stato scritto con un alfabeto latino, chiamato Laćinka, ispirato dal latino polacco.
    Gli ortografi bielorussi rendono nella scrittura i mutamenti dovuti alla riduzione vocalica, ma essendoci come in russo un accento instabile all'interno della coniugazione o declinazione, una singola parola può subire varie variazioni ortografiche, come стрэмя, страмёны; ma attualmente il maggiore ostacolo alla canonizzazione della scrittura Bielorussa è la contemporanea presenza di due ortografie cirilliche, la ordinaria e la taraškevica.

    L'unica persona bielorussa che conosco vive qui nella mia città, sposata con un italiano, e mia ha raccontato come sia nostalgica della sua nazione; di come, a prescindere dalle condizioni econimoche, tutti i bielorussi hanno la possibilità di farsi una casa e una famiglia, anche molto giovani, cosa impossibile nell'Italia di oggi. Credo che la Bielorussia di oggi ha molto da insegnarci.

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  2. Caro Luciano,

    grazie per il tuo commento, sono semre molto colpita quando leggo quello che scrivi! Sai tantissime cose delle lingue slave, dei Balcani, di Serbia... Non mi aspettavo che sapessi tante cose anche di Bielorussia! Che bravo che sei! Hai ragione, la Bielorussia di oggi ha tanto da insegnarci! Sei non ci sei ancora stato, devi ssolutamente visitarla!

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