Friday 21 August 2015

Postcrossers

Saluti a tutti da Prishtina! Che bello e ospitale che è il Kosovo!



Trovare una persona a cui piaccia inviare e ricevere delle vere lettere e cartoline (intendo via posta reale, non quella elettronica) non è un compito tanto facile da assolvere quanto si potrebbe immaginare. Ho incontrato tante persone che dichiarano il proprio amore verso le attività di tal genere, però dopo che tu gli dai il tuo indirizzo loro spariscono dalla circolazione, tu non ricevi nessuna cartolina, e soltanto quando loro ricevono la tua, il massimo che ti puoi aspettare è un misero "grazie" su facebook.
Però le persone che amano non solo ricevere (il che piace più o meno a tutti, credo), ma anche mandare le cartoline, esistono davvero. Ho solo un amico così - Dens, traduttore Lettone che vive in Islanda e viaggia molto spesso a causa del suo lavoro e studio. A lui scrivo regolarmente da ogni città dove mi porta il destino e da lui non meno regolarmente ricevo le cartoline.
Non molto tempo fa ho scoperto un sito meraviglioso! Un posto d'incontro degli amanti di cartoline (i 'postcrossers' da tutto il mondo): postcrossing.com
Dopo la registrazione il sito a caso sceglie un indirizzo postale dove devi mandare una cartolina (a una persona sconosciuta). Ho già mandato così delle cartoline in Cina, USA, Japan, Taiwan, Germania, Finlandia e Svizzera.
È una grande gioia!

Tuesday 18 August 2015

Una barzelletta abruzzese



Una barzelletta sentita per caso da un vero carabiniere abruzzese seduto al tavolo vicino in un ristorante:


Ci sono un finanziere, un poliziotto e un carabiniere che ogni giorno pranzano insieme. Un giorno il finanziere apre il suo panino e dice: "Non ce la faccio più! Ogni maledetto giorno mia moglie mi prepara il panino con il prosciutto! Ma io questo prosciutto non lo posso più vedere! Se lo dovrò mangiare pure domani, mi sparerò!" Il poliziotto apre il suo panino e dice: "Cavolo, panino con la frittata! Sono vent' anni che mangio pane e frittata, ogni giorno! Non ce la faccio più! Se succede pure domani, mi sparo!" Il carabiniere guarda il suo panino e dice: "Mamma mia, un panino con il formaggio! Non ce la faccio più! Se dovrò mangiarlo pure domani, anche io mi sparerò!". Il giorno seguente il finanziere guarda il suo panino, vede che è con il prosciutto, prende la pistola e si uccide. Il poliziotto vede che anche il suo panino è, come sempre, con la frittata, prende la pistola e si spara. Il carabiniere controlla il suo panino, vede che è con il formaggio e dice: "Eh, adesso non posso fare una brutta figura". Prende la pistola e si uccide. Al funerale le tre vedove piangono. La moglie del finanziere dice: "Ma io... Gli compravo ogni giorno il prosciutto più fresco, pensavo che gli piacesse... Perché non me l'ha detto? Se mi diceva che non gli piaceva, gli preparavo tutto quello che voleva..." La moglie del poliziotto: "Ah, ma perché ha fatto questo gesto estremo? Bastava solo dirmi che non voleva più dei panini con la frittata, gli potevo preparare qualunque altra cosa...". E soltanto la moglie del carabiniere non dice niente, triste e piena di vergogna. Le vedove le chiedono: "Perché non dici niente?", e lei risponde: "Ma lui il panino se lo faceva sempre da solo...".

Sunday 9 August 2015

„Vrdnička“ torre

La torre di Vrdnik è adesso, ai giorni nostri, solo un cumulo di rovine dell’ antica fortezza sulla Fruška Gora (una catena montuosa nel nord della Serbia), in Voevodina. Ciò che c’era prima lì, non me lo ha saputo raccontare nessuno dei miei conoscenti e su internet non ci sono molte informazione su questo argomento. Ma questo non è importante, forse io perfino non voglio sapere ciò che c’era lì prima. Preferisco immaginarlo da me. Sono stata lì a dicembre asieme a un’ amica che studia la storia della Bosnia. Siamo andate a trovare un nostro amico serbo in occasione della sua “slava” (una festa tipica serba, il giorno del santo protettore della propria famiglia).
E la mattina seguente egli ci ha guidato in un’ escursione per la Fruška Gora. Vicino al paesino Vrdnik siamo usciti dalla macchina il nostro amico ha proposto di passeggiare per il bosco: “Lì da qualche parte ci dovrebbe essere la torre... Io non ci sono mai stato ma la possiamo cercare”.
E la ricerca è cominciata. Siamo saliti sulla montagna atraverso il bosco immerso nella nebbia alla ricerca della torre. Foglie umide sotto le gambe, l’odore degli aghi di pino e della nebbia... e da qualche parte lì,su, c’è una torre mai vista da nessuno, ma si dice che ci dovrebbe essere... Ci deve essere la torre. E noi assolutamente dobbiamo trovarla. Il sentiero è finito, abbiamo dovuto spingersi tra degli arbusti densi e dei rami pungenti. La torre non c’era da nessuna parte. Qualcuno consigliò di ritornare ma la maggior parte della compagnia non condivideva questa idea. Abbiamo ricominciato  a cercare.





E ad improviso la nebbia è sparita. E’ spuntato il sole. L’ abbiamo vista, la torre. Le rovine della fortezza e tutta la Voevodina sul mare di nebbia da qualche parte giù lontano.
Tutti si sono rallegrati e sono corsi su in cima, mentre io sono rimasta e guardavo le rovine assolate con un sentimento di forte emozione; Noi. Abbiamo trovato. La torre. Eccola. Siamo arrivati. Presso di lei.

Per qualche ragione era molto importante proprio quel giorno non rinunciare, non tornare alla macchina, assolutamente raggiungere l’obbiettivo. Dopo chiaramento ho capito che in realtà quella torre non si trovava tanto lontano da Vrdnik, solo che noi per qualche ragione imperscrutabile siamo riusciti a smarirci. 
Questo giorno non lo dimenticherò mai!